C’è davvero una grazia inaudita in ogni gesto, e azione, di Anna Finocchiaro. Proprio la grazia, da sempre, è la cifra di questa simpatica senatrice – e quasi madre costituente – in forza al Partito Democratico. La grazia e l’eleganza. Nata a Modica nel 1955, laureata in giurisprudenza, funzionario della Banca d’Italia nella filiale di Savona. Pretore a Leonforte e sostituto procuratore nel tribunale di Catania, quindi nel 1987 deputata PCI. Da allora è stata torcida politica inesausta, in un parossismo di leggenda continua. Candidature al Quirinale puntualmente disattese, trionfi inversi alle Regionali contro Lombardo, carinerie sulle “bidelle”, rispetto assoluto della base che osa protestare (“Ma cosa vogliono questi?): idolo assoluto. Celebre per la voce da imitatrice di Camilleri e per le tante prese di posizione coraggiose, su tutte andare all’Ikea con la scorta, Donna Anna è ora Ministro dei Rapporti con il Parlamento. Ha ereditato tale ruolo dalla totemica Maria Elena Boschi, con cui inizialmente non pareva legare. Non amava troppo neanche Renzi, che la attaccò dopo la storia dell’Ikea. Sempre garbata e mai sopra le righe, Donna Anna rispose così al futuro ducetto goffo di Rignano: “Miserabile”. Poi, con quella coerenza granitica che spesso alberga nel Pd, si reinventò mediamente entusiasta del capolavoro Boschi-Verdini. Negli opuscoli atti a celebrare la beltade di tale riforma, la Finocchiaro era pure chiamata “Angela” (l’avevano scambiata con l’attrice), ma Donna Anna non si era per questo crucciata: non più del solito, almeno. Come premio a tale fedeltà renzista, e a tali trionfi referendari, le hanno regalato un ministero. Da allora, fiutando l’apparente mal parata di Renzi, Donna Anna ha cominciato a guardarsi attorno. Da qui l’appoggio alla candidatura di Andrea Orlando. Proprio nel tentativo di magnificarne le gesta, Donna Anna era l’altro giorno a Reggio Emilia. L’eversivo David Marceddu, sul sito del Fatto, ha testimoniato tale epifania. Il bieco giornalista ha pure provato a chiedere a Donna Anna perché fosse assente durante la votazione che ha salvato Minzolini, ma ella (con leggiadria consueta) non ha alfine risposto. In compenso ha esaltato le compagne e i compagni reggiani. Uno di loro, a un certo punto, si è alzato e ha dichiarato che i suoi figli votano 5 Stelle e lui non riesce proprio a farli smettere. Lo ha detto con sgomento assoluto, roba che se avesse avuto figli eroinomani o peggio serial killer sarebbe stato parecchio più sereno. Donna Anna, con grazia atavica e per nulla trasfigurata, ha risposto dispensando saggezza e democrazia. Ascoltiamola: “Loro (i grillini, NdA) l’idea del paese non ce l’hanno, campano col mal di pancia del paese e non possono fare altro che insufflare (?) insoddisfazione”. Qui Donna Anna ha cominciato a gesticolare a caso, esibendo uno sguardo vieppiù posseduto e spostando pure il tono di voce in modalità “Lucifero on”. Ascoltiamola ancora: “(Insufflano) odio, cattiveria, divisione perché questa è la cosa che li tiene in pieeeeediiii!!!” (ovazione delle 16 persone presenti, età media 214 anni). Qui Donna Anna ha ripreso fiato, non prima però del colpo di grazia: “Non esistono politicamente!”. E ancora: “Sono incapaci di governare. Ma Roma qualcuno lo (?) sta guardando o no? Un partito che è l’emblema della antidemocraticità” (praticamente Grillo è Goebbels e Di Battista Himmler), “dell’opportunismo, dell’ipocrisia, della bugia elevata a sistema”. A fine arringa, Donna Anna pareva fiera e convinta d’esser stata convincente. Non sapeva che, da allora, i figli di quel padre addolorato son lì che guardano in loop il video. Ridendo di gusto. E ancor più convinti di votare 5 Stelle. (Il Fatto Quotidiano, 21 marzo 2017, rubrica Identikit)
All’inaugurazione per l’informatizzazione del P.T.A. di Giarre (CT) era presente l’allora ex P.C.I. Ministra della Sanità Livia Turco del PDS-DS ! La brutta e squallida fine delle “compagne” dure e pure…VERGOGNA…!!!
A Catania la chiamano “ANNA DEI MIRACOLI” per via dello scandalo del finanziamento regionale , senza gara d’Appalto , ( allora, Presidente della Regione Sicilia, Totò Cuffaro ! ) , aggiudicato con affidamento diretto alla Solsand, azienda amministrata dal marito della senatrice per l’informatizzazione del P.T.A. di Giarre (Catania). Il Melchiorre Fidelbo , marito della “santa” dei Miracoli , è stato condannato , per l’appalto irregolare e riconosciuto colpevole di abuso d’ufficio , a nove mesi di reclusione dal Tribunale di Catania.
Comincio a pensare che ci sia un accordo tacito con i 5 stelle perché così facendo gli assicurano la vittoria alle prossime elezioni .
Grillo se non è un avaro (ahimè è genovese) dovrà ben compensare il PD.
Sei un bel giornalista, bravo e molto arguto. Non c’è che dire, 7+.
caro Scanzi ,io invece spero vivamente che i figli del padre addolorato si rendano conto della deriva autoritario del m5s e vengano con SI ..hasta
Non per niente s’è fatta strada nella falce e gioiello.
cara la Signora Anna, 30 anni in Parlamento a 14.000 € al mese per 30 anni = 5.040.000 €, credo sia stata ben remunerata per lavorare e migliorare cosa? In cambio noi cittadini cosa abbiamo ottenuto?
Sei un mito Andrea, unico. Avanti così, con agio atarassico volante…